Questo metodo, ideato dal dottor Richard Ferber, trova il suo maggiore esponente in E. Estivill con il suo famosissimo e controverso “
Fate la nanna”. Crediamo che oramai, chiunque abbia avuto problemi di sonno con i propri bambini, si sia imbattuto in questo libro.
Il metodo ha fatto molto discutere per la sua rigidità. In pratica si tratta di creare una routine della nanna che sia sempre uguale ogni sera e che calmi e rassicuri il bambino per prepararlo ad affrontare il sonno da solo.
Ferber e Estivill consigliano di mettere il bimbo ancora sveglio nel lettino e di uscire dalla cameretta. Inevitabilmente questo inizierà a piangere e voi potrete intervenire per calmarlo soltanto ad intervalli regolari e senza mai prenderlo in braccio.
Il metodo “Fate la nanna” è difficile da applicare e vi consigliamo di prenderlo in considerazione solo se siete estremamente convinti di poter sopportare il pianto disperato del vostro bambino. Inoltre è quasi impossibile metterlo in pratica se il bebé dorme con altri fratelli.
La lettura del libro “Fate la nanna” è comunque interessante perchè contiene una serie di informazioni utili come la creazione di una ritualità prima di dormire e l’importanza dell’utilizzo di un
doudou cioè di un morbido giochino da mettere nel letto col bambino per accompagnarlo più serenamente al momento della nanna.
Ad onor di cronaca c’è da dire che ultimamente gli esponenti di questa teoria sono tornati sui loro passi affermando che il metodo non è per tutti i bambini ma solo per quelli che non riescono ad addormentarsi senza essere cullati e che comunque abbiano già abbandonato il pasto notturno.